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IS CRESIAS

STAMPAXI





LE CHIESE IN QUARTIERE





Chiesa
San Lorenzo (Viale Buoncammino)



Chiesa
Sant'Antonio dei Cappuccini (Viale Fra Ignazio)


Chiesa
Sant'Efisio (Via Sant'Efisio)


Chiesa
San Pietro (viale Trieste)


Chiesa
San Michele (Via Ospedale)


Chiesa
Sant'Anna ( Via Azuni)


Chiesa
San Giuseppe (Via San Giorgio)


Chiesa
Ns Signora del carmine (Viale Trieste)


Chiesa
SS. Annunziata (Corso Vittorio Emanuele)


Chiesa
Santa Chiara (Scalette di Santa Chiara)


Chiesa
Santa Restituta (P.zzetta Santa Restituta)


Chiesa
San Francesco (C.so Vittorio Emanuele)


Chiesa
San Giorgio (Via San Giorngio oggi via Fara)










SS. LORENZO - SAN PANCRAZIO e Alla Madonna del Buon Cammino
costruita dai Vittorini secoli Xl e Xll: E stata ristrutturatta nel sec.XVll





NS. SIGNORA DEL CARMINE: stile Neoromanico . Eretta negli anni
cinquanta del XX secolo, sopra i resti del cinquecentesco covento
dei Carmelitani, distrutto dai bonbardamenti del 1943.




SAN PIETRO DEI PESCATORI: di periodo medievale stile romanico
risalente al sec. XII. Eretta dai Padri Vittorini di Marsiglia. E' una
delle chiesette più antiche della città. Da secoli di proprietà del
Gremio dei Pescatori






SANTA RESTITUTA: di impianto cinquecentesco







SANT' EFISIO







LA CHIESA DI SANT ‘ EFISIO IN STAMPACE A CAGLIARI


La chiesa di sant’Efisio sorge nella parte alta di Stampace l’antico quartiere delle cento strade, nella omonima via, sopra la cripta che la tradizione stampacina ritiene sia stato il luogo dove il santo sia stato imprigionato e sottoposto ai supplizi. e’ esposta su una breve piazzetta già luogo cimiteriale. La sua costruzione pare risalire al 430 d.C. . La facciata è in stile barocchetto – piemontese con tre cornici e due finte nicchie.
La chiesa è a navata unica di forma rettangolare - verticale, con tre cappelle per ogni lato.
Quelle sulla sinistra sono dedicate rispettivamente: alla Madonna della Salute, dove è affissa una tela con dipinta la Madonna protettrice dei medici e degli speziali. A san Priamo ,con sistematovi un piccolo simulacro di quel santo, al quale manca l’avambraccio destro andato distrutto durante i bombardamenti del maggio 1943. Al Cristo Nazzareno, nella cui nicchia cappellare fa bella mostra una simulacro dell’Ecce Homo a mezzo busto, dello scultore Bernasco
Le cappelle sulla destra, un pò più profonde delle prime e intercomunicanti tra loro, sono invece dedicate: alla Vergine del Riscatto, con un suo bellissimo simulacro ligneo policromo, e due dipinti su pietra del M°F.Costa, raffiguranti san Bonaventura e la Madonna del Riscatto. La seconda dedicata a sant’Efisio, conserva l’antico simulacro di autore ignoto del 1657 che a maggio si porta a Nora in processione votiva; e due dipinti su rame del M° Colombino raffiguranti il sacerdote Giuseppe Serra e un sarcofago. Nella terza , chiamata il cappellone, vi sono eretti tre altari ed è dedicata al Cristo in Croce. Gli Altari laterali sono dedicati a sant’Antonio da Padova e al Cristo Risorto, sopra gli architravi delle porte due dipinti del M°F.Massa raffiguranti la Pietà e il Cristo portante la croce.
Sulla parete destra della navata, entrando nella chiesa, una lapide in marmo riguarda la erezione dell'attuale bussola in legno avvenuta nell'ottobre del 1887, quella sul lato sinistro si riferisce alla cacciata dei francesi avvenuta nell'anno1793 con l'intercessione di sant'Efisio , sottostante infisse alcune palle di cannone sparate dai vascelli francesi.
Gli altari in marmo del presbiterio e delle cappelle del lato destro, sono opera dei maestri marmolari liguri Battistino e Domenichino Franco. Nel presbiterio prima vi era sistemato un retablo ligneo.
Nella sagrestia sono custodite diverse statue di valenti scultori e il prestigioso simulacro ligneo si " Sant’Efis sballiau", per il segno della croce impressa nella mano sinistra. Opera di autore ignoto, della fine del 1400; verosibilmente intorno al 1490. Si conservano inoltre una vecchia credenza (sa paradora) e un reliquiario con le relique dei santi. Francesco d’Assisi, Chiara, Paolo, Bonaventura, Antonio da Padova ed Elia, proveniente dalla crollata chiesa di San Francesco del Corso.
Nel locale attiguo alla sagrestia,è conservato il terzo simulacro di Sant’Efisio. Splendida opera lignea dello scultore Giuseppe Antonio Lonis da Senorbì, di bottega stampacina, è stato realizzato alla fine della prima metà del XVlll secolo, ovvero nella metà del 1700. Lo si porta in processione il 15 gennaio per le strade di stampace, il Giovedì Santo per il giro delle sette chiese, e il Lunedì di Pasqua in Cattedrale.
Vi sono ancora custoditi otto lampioni in metallo dorato di foggia seicentesca e il cocchio, cosidetto di città, ad arca ottagonale a vetri, laccato di bianco e dorato con foglie d’oro. Trasporta il simulacro del 1657 per la processione votiva di maggio.
La chiesa di Sant’Efisio è sempre lì, nella parte alta di stampace. Culla e forziere del culto del Santo. E noi stampacini da sempre ci diamo del Tu con Efisio.

efisiosanna




















VERGINE DEL RISCATTO - Ligneo poliscromo del XVlll




























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