Menu principale:
Nel quartiere di Stampace si giocava così :
Sa Bartuffula - Palla Prigioniera - Marmolada - Giro d'Italia, Zacca e poni - Stella Americana - Serrazzeddu - Zacca Zacca su piscionè - Pincareddu - Prontis Cuaddus prontus - Cilì Melè - Bandierina - Su Rei Zoppu..... - Corazzatta - Lunamoonda - Furrisca - Scalineddu -
Tartiri (testa o croce) -
Sotto: descrizione di alcuni giochi:
ZACCA E PONI
Si fa la conta, chi esce è il colpito (PONI) il quale dando le spalle agli altri giocatori, mette la mano sinistra sotto l'ascella del braccio destro con palmo rivolto verso l'esterno e con la mano destra copre la visuale laterale, questo giocatore è chiamato (PONI).
Uno degli altri giocatori che stanno alle sue spalle lo colpisce (ZACCARA) alla mano e poi tutti sollevano l'indice.
Qui il compito (PONI) con prontezza si gira rapidamente e deve indovinared chi l'ha colpito (SU ZACCARORI) se indovina si invertono i ruoli diversamente rimane ancora lui e tutti gridano in coro: "PON'A'SUTTA"
ZACCA ZACCA SU PISCIONE'
I giocatori devono essere almeno 8 (otto) di cui 4 (quattro) fanno i cavalli e 4 (quattro) i cavalieri e compongono delle coppie. Il componente di ogni coppia si mette un pò curvo in avanti appogiando le braccia e poi la testa verso il muro (IL CAVALLO), il sedcondo (CAVALIERE) saltando gli sale sulla schiena e con le mani copre gli occhi del cavallo. Quando tutti i cavalieri sono a cavallo uno di loro scende dal proprio cavallo e va a colpire il polpaccio (SU PISCIONI) di un altro cavanno; dopo di chè risale sul proprio e tutti ulrano "ZAZZA ZAZZA SU PISCIONE' IN DOVINA CHINI E' ".
A questo punto il cavallo colpito deve indovinare da quale cavaliere è stato colpito, se indovina si invertono i ruoli, i cavalieri fanno da cavallo e i cavalli da cavaliere.
PRONTUS CUADDUS PRONTUS
Si formano 2 squadre con 6/8 giocattori per squadra, si fa testa o croce per chi inizia. I giocatori di una squadra si dispongono come segue:
Il primo si poggia spalle al muro per far da cuscino
Il secondo (CAVALLO) si piega in avanti ad angolo retto appoggiandosi al primo (CUSCINO)
Il terzo si npiega anche lui cingendo la vita di chi gli sta davanti e così via formando una catena umana, questa quando è pronta a ricevere il carico dei cavalieri grida: "PRONTUS PRONTUS CUADDUS PRONTUS".
L'altra squadra dei saltatori uno per volta prendono lo slancio salta e va a cadere sedendosi di peso sulla schiena degli avversari (CUADDUS).
Quando tutti i cavalieri sono seduti sulla schioena degli avversari si conta fino a 50.
Come si vince:
I cavalli (CUADDUS) vincono se per tutta la durata della conta resistono al peso dei cavalieri oppure, sempre durante la conta, uno dei cavalieri cade perchè non riesce a stare in groppa all'avversario (CUADDU).
I cavalieri vincono se i cavalli non riescono a sopportare il peso e crollaano rompendo le fila sia prima che durante la conta.
LUNAMOONDA
Si fa la conta, chi esce si mette curvo in avanti a 90 gradi con le mani sulle ginocchia e la testa fra le braccia, gli altri giocatori, uno alla volta, lo scavalcano poggiando le mani sulla schiena di chi sta sotto, e dicono:
1° uno lunamoonda
2° due buoi
3° tre re
4° quattro spazzini con le mani per terra (chi salta nel ricadere deve mettere le mani per terra)
5° cinque e una granata (con forza ci si siede su chi sta sotto)
6° sei mosse (chi salta, nel ricadere deve fare delle smorfie o raffigurare qualcosa)
7° sette e un cadavere (nel saltare, con il piede si deve colpire il sedere di chi sta sotto)
8° otto pugni (saltando si colpisce la schiena con i pugni)
9° nove margheritine fanno le prove (saltando con la mano si deve toccare il sedere di chi sta sotto)
10° dieci ti metto la pezzuola (la pezzuola era un fazzoletto o il cinto che si deve mette sulla schiena di chi sta sotto)
11° ritiro la pezzuola (ognuno, secondo l'ordine d'inizio, va a ritirare la propria pezzuola)
Come si vince
Si vince in due modi:
PRIMO Se il saltatore riesce a saltare chi sta sotto
SECONDO Quando si va a ritirare la propria pezzuola non si deve far cadere quella degli altri giocatori
Come si perde
Se non si riesce a saltare chi sta sotto, perchè magari troppo alto; oppure, se quando si ritira la propria pezzuola si fa cadere quella di un altro giocatore. In questi due casi chi perde si mette sotto.
In questo gioco, fra i diversi partecipanti possono nascere degli accordi per far perdere qualcuno. Il prescelto verrà messo in difficoltà dagli altri giocatori che porranno la propria pezzuola su quella di chi si vuol far perdere, di modo che quando ritirerà la propria è costretto a farne cadere un'altra.
SU REI ZOPPU
Più che di un gioco vero e proprio in realtà si tratta di uno scherzo (di cattivo gusto!). Prevalentemente lo scherzo veniva fatto a uno degli ultimi arrivati a far parte della combriccola ("Allegroneddusu") e un po' imbambolato. Il posto più adatto per svolgere questo tipo di "gioco" era fra le macerie (tra Via Fara e San Giorgio o via Cammino Nuovo "Sa Murialla"), questo perché in questi posti si poteva trovare più facilmente "l'occorrente" per il gioco.
Il gioco ("brulla" o presa in giro) si svolge con quattro componenti come segue:
due fanno la carrozza;
uno fa il Re;
uno fa lo staffiere (che naturalmente è colui che viene beffato).
Il "gioco" si svolge così:
i due che fanno la carrozza prendono il Re sotto le braccia; il Re a sua volta chiama lo staffiere, il quale si inchina ed incrocia le mani per formare una staffa in modo che il Re possa scendere dalla carrozza.
Una volta sceso, il Re fa finta di farsi una passeggiata, ma in realtà va alla ricerca di ciò che serve per lo scherzo, cioè degli escrementi (una "cagara"). Trovata sa "cagara", ci mette il piede sopra (ovviamente con la scarpa!) e torna verso la carrozza per risalirci. Chiama nuovamente lo staffiere ("Tontu") che nuovamente incrocia le mani a mo di staffa, il Re risale mettendo il piede pieno di merda sulle mani dello staffiere, il quale viene deriso e chiamato "manu cagara".
CORAZZATA
La corazzata veniva formata da due compagni: uno ricopriva il ruolo del "cavallo" e l'altro quello del "corazziere". Il "corazziere" saliva
a cavalcioni sulle spalle del compagno "cavallo" e cosi' andavano a formare la propria "corazzata"; conseguentemente anche gli altri
partecipanti al gioco formavano la propria, nel singolar "duello" si affrontavano tutti contemporaneamente al combattimento e l'attività ludica consisteva nel far cadere il "corazziere" avversario che mettendo il piede per terra veniva eliminato. Il vincitore risultava
colui che riusciva a stare sulle spalle del proprio compagno "cavallo".
E' doveroso evidenziare che ricopriva il ruolo del "cavallo" non poteva partecipare a far cadere il "corazziere" avversario ma solo il proprio "corazziere" con forza e abilità faceva si che l'avversario cadesse.
--------------------------------------------------------------------------------------------
ZACCA E PONI
LE FOTO DI SEGUITO PUBBLICATE, SONO INERENTI ALLA MANIFESTAZIONE
" IS GIOGUS "
ORGANIZZATA DALLA SOCIETA' SANT' ANNA - CAGLIARI
BARDUFFULA
CARRUCCIU
FRUNZA
CURZA DEI SACCUS
PINCAREDDU